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Come leggere le tablature per chitarra

Saper leggere una tab è sicuramente una delle cose più importanti per chi studia chitarra.
In realtà è una delle cose più intuitive riguardo il modo di suonare una chitarra. Ci sono persone che non sono in grado di leggere uno spartito, ma sanno interpretare una tab, pur non conoscendo le note corrispondenti.

Come leggere le tablature per chitarra
Come leggere le tablature per chitarra

Partiamo con l’analisi: se osservate una tablatura, la prima cosa che notate è la presenza di 6 linee, anziché le solite 5 che solitamente vediamo in un pentagramma. Ognuna di queste linee corrisponde ad una delle corde della vostra chitarra. La linea più in alto nella tablatura corrisponde alla corda più in alto della vostra chitarra, e così via arrivando alla sesta corda.
La seconda cosa che notiamo è un numero. L’intera tablatura è cosparsa di numeri. Quei numeri rappresentano il tasto sulla tastiera della chitarra da premere mentre si suona quella corda, e questi numeri sulle corde vanno seguiti spostandovi da sinistra verso destra, come una normale lettura. Ad esempio:
|—————-
|————-7–
|–3————-
|——-2-2——
|—————-
|—————-
In questo caso, si deve suonare per prima la terza corda con il terzo tasto premuto, poi per due volte la quarta corda con il secondo tasto premuto, e infine il settimo tasto sulla seconda corda. In questo esempio, i numeri sono molto abbastanza vicini tra loro, il che significa che vanno suonati con una successione discretamente rapida. Se tra i 2 invece ci fosse stato più spazio (2—-2) sarebbe servita una pausa più lunga tra i due suoni. Nel caso dei numeri siano incolonnati perfettamente gli uni agli altri, così:

|–2———–
|–2———–
|–3———–
|–2———–
|————–
|————–
Vuol dire che quelle quattro note vanno suonate contemporaneamente, quindi se vedete incolonnati un 2 e un 12, probabilmente c’è qualche errore nella tablatura…
La presenza di uno zero nella tablatura non significa che non si deve suonare la corda indicata, ma anzi, che va suonata senza premere alcun tasto.
Attenzione, però: ci potrebbe essere una complicazione in caso la tablatura da voi presa in esame contempli la presenza di un capotasto mobile. Il capotasto mobile è un accessorio extra alla vostra chitarra che consente di bloccare contemporaneamente tutti le corde su un tasto, per esempio il secondo, mentre con la vostra mano libera potete suonare sui tasti rimanenti. Il suono che ne risulta è diverso. Quando serve un capotasto mobile, sulla vostra tab dovreste trovare la dicitura “capotasto sul tasto…” ed il numero necessario, poi potete proseguire la lettura della tab come di consueto.
In caso di barrè la tab potrebbe risultare diversa. Il barrè è un accordo mobile per cui un solo dito, solitamente l’indice, blocca tutte e sei le corde su un tasto, come se fosse un capotasto mobile. Non essendo generalmente una cosa che serve per l’intero pezzo, comunque, è sconsigliato il capotasto mobile in sostituzione del barrè.
Questo accordo sulla tablatura risulta strano, in principio, perché vediamo numeri anche diversi lungo tutte le corde.
Ad esempio, il FA:
|–1—-
|–3—-
|–3—-
|–2—-
|–1—-
|–1—-
In questo caso con il dito indice si bloccano tutte e sei le corde sul tasto 1, mentre con il medio, anulare, e mignolo possiamo bloccare le corde sui tasti 3 e 2 della seconda, terza, e quarta corda. Riconoscete un barrè sulla tablatura perché tutti i numeri incolonnati sono vicini a loro.

Veniamo adesso alla parte di “studio”. Come riconosciamo ogni nota sulla nostra tastiera? Bisogna studiare per impararle, non c’è altra scelta. Ogni corda ed ogni tasto corrispondono ad un suono, ed ogni suono corrisponde ad una nota.
Le sei corde, senza alcun tasto premuto, corrispondono a: MI, SI, SOL, RE, LA, MI, andando dall’alto verso il basso. Internazionalmente, queste note sono identificate con delle lettere: e, B, G, D, A, E. La e minuscola e poi maiuscola indicano che si tratta della stessa nota (mi) con sonorità differenti. Una è greve (prima corda), l’altra è acuta (sesta corda), quindi una tablatura completa è così:
e|–
B|–
G|–
D|–
A|–
E|–
Per quanto riguarda le note con i tasti premuti, partiamo dalla prima corda, “e”. Partendo dal primo tasto premuto singolarmente, arrivando al dodicesimo sono: Fa, Fa#(diesis), Sol, Sol#, La, Si b(bemolle), Si, Do, Do#, Re, Re#, Mi.

Per la corda B le note sono: Do, Do#, Re, Re#, Mi, Fa, Fa#, Sol, Sol#, La, Si b, Si.
Per la corda G: Sol#, La, Si b, Si, Do, Do#, Re, Re#, Mi, Fa, Fa#, Sol.Per la corda D: Re#, Mi, Fa, Fa#, Sol, Sol#, La, Si b, Si, Do, Do#, Re.Per la corda A: Si b, Si, Do, Do#, Re, Re#, Mi, Fa, Fa#, Sol, Sol#, La. Per l’ultima corda, la E, le note sono le stesse della prima corda, e, ma il loro suono è più acuto.

Queste sono le basi sul come leggere una tablatura e capire che cosa stiamo suonando.
Un’ultima variabile è la lunghezza di una tablatura in orizzontale. Generalmente la limitazione è dovuta all’ampiezza dello schermo o foglio su cui abbiamo la nostra tab, ma in caso di “loop”, come può essere l’intro di American Idiot dei Green Day, potreste vedere una tab più breve con un “x4” di fianco.

Imparare a leggere una tablatura è una cosa abbastanza semplice. In alcuni casi qualcosa è semplicemente intuitivo e ricordare è molto semplice. In altri casi è richiesto studio e impegno. per chi è a digiuno di musica, la prima cosa da fare sarebbe imparare a riconoscere le note e tutte le loro variabili, come i diesis e i bemolle. Ci sono anche chitarristi che si affidano semplicemente al proprio orecchio, suonando senza sapere con precisione quali note stiano suonando, perché infondo, una volta imparata a leggere una tablatura le note escono comunque, anche se non conosciamo i loro nomi.
Se aspirate a qualcosa di più, però, se non volete essere solo esecutori di tablature scritte da altri ma volete anche comporre qualcosa di vostro, allora può esservi molto utile dedicare delle ore di studio alle note, per quanto noioso questo possa sembrare. Non si ottiene nulla senza impegno.