Uno degli accessori più importanti della chitarra è sicuramente il plettro. Molto spesso però esso viene sottovalutato poi che si pensa che questo serva soltanto a pizzicare le corde. In realtà non è affatto così. Il plettro assume massima importanza poiché è in grado di modificare il sound ma anche la rapidità del suono punto per questo il plettro è uno strumento che va scelto con molta cura.
Esistono però moltissime tipologie di plettro e questo non favorisce la scelta giusta. il plettro perfetto deve possedere diverse caratteristiche tra le quali il grip un vero l’aderenza al polpastrelli delle dita poiché un buon plettro, per essere utilizzato al meglio, deve essere maneggiabile e soprattutto non deve scivolare dalle mani anche nelle condizioni più estreme come l’umidità o , come spesso accade, con le mani sudate. Un’altra importante caratteristica che deve possedere un momento è sicuramente la durabilità ovvero la resistenza, che spesso dipende anche dal materiale di cui è costituito un plettro.
Grande importanza nella scelta di un buon prezzo è sicuramente anche il peso virgola da tener conto per diversi utilizzi di cui si vuole beneficiare ho anche dal tipo di suono che si vuole ottenere. Esistono però altre caratteristiche da tenere in conto come ad esempio lo spessore o anche la forma. Lo spessore è gestibile direttamente all’acquisto poiché esistono elettriche Varano dalla dimensione di meno 0,4 mm a più di 1,5 mm.
La forma invece è puramente soggettiva e ne esistono moltissime. Il plettro quindi deve essere comodo per chi lo utilizza e scelto in base ad assoluta preferenza personale . Banalmente i plettri possono essere divisi in tre categorie a seconda dello spessore. La prima categoria è quella dei plettri morbidi, utilizzate soprattutto dal chitarrista alle prime armi poiché scivolano molto meglio sulle corde e evitano il rischio di romperle. La seconda categoria è quella dei plettri medi che, oltre a fornire un sono molto più ovattato, si adattano molto bene a qualsiasi tipo di musica.
Il plettro duro invece ha un tipo di suono molto più deciso. Nonostante lo spessore sia sicuramente una caratteristica soggettiva e bene tenere conto che un plettro Thin è un plettro molto sottile, non adatto per assoli veloci ma solo per parti di accompagnamento o accordi sulle chitarre classiche poiché si consuma molto facilmente. Un plettro heavy ,invece , è molto più spesso e può essere utilizzato per l’esecuzione di parti più complesse e non per l’accompagnamento. Una delle caratteristiche che più incide sulla qualità del plettro scelto è sicuramente il materiale con cui esso è costruito. La maggior parte dei plettri utilizzati e realizzato in plastica, nelle varianti in nylon e tortex o Delrex.
I plettri in plastica nylon sono molto particolari e anche molto utilizzati anche sono resistenti e anche molto flessibili. La superficie di questi però, essendo liscia, non presenta una grip decisa quindi può scivolare dalle mani oltre che consumarsi molto velocemente. I plettri in plastica Tortex o Del rex sono invece opposti a quelli in nylon poiché hanno un grip perfetto, che rende possibile l’utilizzo del presto anche in condizioni di umidità estrema, avendo anche una superficie opaca. Moltissimi plettri sono sviluppati dalla celluloide, uno dei materiali più moderni utilizzati nella costruzione dei plettri, da acetali, noti per la loro resistenza nel tempo anche in condizioni drastiche, e da Ultem, una sorta di plastica rigidissima che permette di avere un suono più deciso ed è usata soprattutto dai suonatori di mandolino.
Oltre ai plettri in plastica sono di uso comune anche i plettri di metallo. Essi sono realizzati prevalentemente in acciaio e sono molto apprezzati per la loro resistenza nel tempo e soprattutto per la loro solidità e rigidezza. I plettri in metallo però sono spesso disprezzati anche voi che consumano le corde e possono rovinare il corpo della chitarra, oltre a produrre suoni molto squillanti e spesso striduli.