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L'infanzia di Maria

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Testi Accori Spartiti Chitara Fabrizio De Andrè L’infanzia di Maria

testo accordi chitarra spartiti Fabrizio De Andrè
Fabrizio De Andrè

tabs chords lyrics

SOL-             LAb    RE7        SOL-
Forse fu all'ora terza, forse alla nona
               LAb    RE7                SOL-
cucito qualche giglio sul vestitino alla buona
               DO-     RE7               SOL-
forse fu per bisogno o peggio, per buon esempio,
                   MIb  RE7               SOL-
presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio.
                   MIb          DO-       RE
presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio.
Non fu più il seno di anna, fra le mura discrete,
a consolare il pianto, a calmarti la sete;
dicono fosse un Angelo a raccontarti le ore,
a misurarti il tempo fra cibo e Signore.
a misurarti il tempo fra cibo e Signore.
SOL-     RE7 SOL- FA7 SIb SOL-   DO-  FA7 SIb    RE7
Scioglie la neve al sole, ritorna l'acqua al mare
SOL-     RE7 SOL- FA7 SIb SOL-DO-         FA7SIb
il vento e la stagione ritornano a giocare
SIbFA      SOL- MIb RE4 RE RE      SOL-      RE SOL-
ma non per te, bambina, che nel tempio resti china
ma non per te, bambina, che nel tempio resti china.
E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio,
avevi dodici anni e nessuna colpa addosso;
ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio,
la tua verginità che si tingeva di rosso,
la tua verginità che si tingeva di rosso.
E si vuol dar marito a chi non lo voleva,
si batte la campagna, si fruga la via.
- popolo senza moglie, uomini d'ogni leva,
del corpo di una vergine si fa lotteria. -
del corpo di una vergine si fa lotteria.
SOL-      RE7 SOL- FA7 SIb SOL-    DO -FA7 SIb
Sciogli i capelli e guarda, già vengono!
          SOL-
Guardala, guardala, scioglie i capelli,
         RE                   SOL-
sono più lunghi dei nostri mantelli,
guarda la pelle tenera, lieve,
             RE           SOL-
risplende al sole come la neve.
          DO-7  FA7         SIbMAJ
Guarda le mani, guardale il viso,
MIbMAJ   DO-6 RE7     SOL-
sembra venuta dal Paradiso,
          DO-7   FA7      SIbMAJ7
guarda le forme, la proporzione,
MIbMAJ7  DO-6 RE7      SOL-
sembra venuta per tentazione.
Guardala, guardala, scioglie i capelli,
sono più lunghi dei nostri mantelli,
guarda le mani, guardale il viso,
sembra venuta dal Paradiso.
Guardale gli occhi, guarda i capelli,
guarda le mani, guardale il collo,
guarda la carne, guarda il suo viso,
guarda i capelli del Paradiso.
          SOL-7
Guarda la carne, guardale il collo,
         RE              SOL-
sembra venuta dal suo sorriso,
guardale gli occhi, guarda la neve,
          RE            SOL-
guarda la carne del Paradiso.
E fosti tu Giuseppe, un reduce del passato
falegname per forza padre per professione,
a vederti assegnata, da un destino sgarbato,
una figlia in più senza alcuna ragione,
una bimba su cui non avevi intenzione.
E mentre te ne vai, stanco d'essere stanco,
la bambina per mano, la tristezza di fianco,
pensi: "quei sacerdoti la diedero in sposa
a dita troppo secche per chiudersi su una rosa,
a un cuore troppo vecchio che ormai si riposa".
Secondo l'ordine ricevuto, Giuseppe portò la bambina alla
propria casa e subito se ne parti per dei lavori che lo attendevano
fuori della giudea. Rimase lontano quattro anni.