Scopri come produrre brani di musica elettronica, come si faceva prima dell’intelligenza artificiale: si tratta di brevi nozioni, ma grandi risultati.
Chi è cresciuto musicalmente tra il 1995 e il 2005, come chi scrive e centinaia di migliaia di suoi coetanei in tutta Italia, si è trovato a fare i conti con un periodo davvero proficuo, con tanti nuovi generi emergenti, per cui si spaziava tranquillamente, come se nulla fosse, tra generi musicali eterogenei, c’era il grunge, ma c’era anche l’hip-hop e noi ascoltavamo con grande passione e trasporto entrambi senza preoccuparci delle differenze.

Erano questi gli anni in cui ci si formava anche con la musica “digitale” e in particolar modo con l’elettronica, che però all’epoca era ancora davvero per i pochi che ci sapevano smanettare, sebbene già venisse considerata allora la musica del futuro. Per chi seguiva la scena reggae, ad esempio, era facile avvicinarsi con una certa curiosità alla musica drum’n’bass o alla jungle: certo, chi riusciva a produrre qualche pezzo era considerato l’avanguardia.
Ma come si produce un brano di musica elettronica: ci sono corsi dedicati, ma ci vuole tanta passione
Oggi è evidentemente tutto più facile: esistono app e software facilmente accessibili, come Ableton Live o FL Studio, e bastano pochi strumenti per cominciare, come un computer, delle cuffie, una cassa bluetooth e una tastiera MIDI. Senza dubbio, rispetto alla seconda metà degli anni Novanta, ci sono molto più strumenti che ci semplificano la vita, ma anche in questo caso, c’è chi si diverte a produrre qualcosa e chi ci mette passione e impegno, arrivando ai risultati.

Per muovere i primi passi nella creazione di un beat su Ableton, sfruttando strumenti virtuali e sample audio, non serve frequentare oggi alcun corso, ma con qualche video tutorial online si riescono ad apprendere le basi. Quello che cambia, col passare del tempo, è l’impegno e la passione che uno ci mette, per cui si può passare tranquillamente dai primi passi di cui sopra, all’acquisto di materiale come casse da studio e scheda audio, andando anche a sbirciare nel mercato dell’usato.
Cosa serve per produrre musica elettronica
L’inventario di strumenti che ci servono per iniziare a produrre musica elettronica è variegato: oltre ai già citati Digital Audio Workstation, come appunto Ableton Live o FL Studio, e agli hardware di cui sopra, dovremmo acquistare librerie di suoni e pacchetti di campioni, come quelli offerti da Splice, Loopmasters o Komplete, per avere quanti più loop, voci e beat. Ci sono poi sintetizzatori e plugin di effetti che permettono di modellare e perfezionare il suono.

Torniamo a qualche strumento hardware, diverso dalle tastiere citate sopra, e possiamo ad esempio acquistare drum machine, come la Roland TR-8S o la MPC Live II, o campionatori. Per collegare strumenti e ottenere una qualità audio migliore, infine, serve un’interfaccia audio, come la Focusrite Scarlett o le Universal Audio Apollo, che converte il segnale tra analogico e digitale. Ogni componente hardware o software contribuisce a migliorare il flusso creativo e la qualità del suono.